Blowtex ed il fuoco.
Il settore del condizionamento dell'aria è un settore giovane, baldo,intrepido e spavaldo al quale non fa paura proprio nulla.
L'asma occupazionale , quella allergica, le infezioni alimentari,quelle ospedaliere,le malattie infettive, le epidemie,le ventate, le malattie da raffreddamento,la condensa, sono tutte cose che passano in volo radente e svolazzano garrule come le rondini per l'aria, ma è bene che alla zitta queste siano destinate a rimanere tutte lì.
Guai a parlarne, anzi è bene rifrullarle tutte di continuo e farne un gran mescolone all'infinito , poi tenerle con gran cura chiuse tappate e rifrullate tutte lì, senza praticare un buco per ingegnarsi a lasciarne scappare fuori una ; manco per disgrazia e nemmeno un pochettino.
Che siano polveri,sudore,vapore,virus, farina, segatura o fumo; quel che c'è c'è. Se è cosa che può volar per l'aria è bene che stia lì per l'aria eternamente a svolazzare ;e perdipiù sparpagliarlo bene bene ugualmente in ogni dove, e buon polverone , nuvolone, o fumicone a tutti.
Non sia mai detto che possa esistere un punto del locale condizionato dove se ne abbia a respirare un po' di meno,che gli occupanti lì potrebbero esser gelosi di quegli altri e lamentarsene sino a ingiunger causa , per riottenere quel che manca.
Peccato, che lo scopo principale dei sistemi di ventilazione non sia quello di uniformare la concentrazione dei contaminanti in tutti i punti del locale; ma di toglierli dal locale e di buttarli fuori.
Però questo implica il conoscere la distinzione tra i sistemi a flusso laminare e quelli a flusso turbolento, e molti costruttori speculando sulla pelle della gente, continuano a vender quello che gli pare; questo mascherato da quello, come se per ottenere certe prestazioni bastasse scriverlo sul depliant.
Il solito prodotto una volta fa la miscela, l'altra fa il dislocamento; l'Italia è terra di miracoli. Ma il miracolo più grosso che ho visto, è il farlo insieme. Miscela e dislocamento nel medesimo istante. Ho letto anche di quello.
E' una cosa che ha del miracoloso e del prodigioso che non ha uguali al mondo. Paragonabile solo alle statuette in gesso, che lacrimano il sangue.
Purtroppo, gli unici argomenti che nel settore incontrano attenzione,sono il fuoco ed il fumo (ma solo quello di sigaretta che quello da incendio tocca conoscere l'opacimetro) , e l'anidride carbonica che come tutti ben sappiamo riduce il livello dell'attenzione. Ce n'è tanta, ed il livello di attenzione si è abbassato di parecchio.
A dispetto dell'anidride carbonica, Il fuoco però rimane la preoccupazione principale , che regna sovrana e incontrastata, al di sopra di ogni altra preoccupazione del mondo.
Questo avviene universalmente in tutto il mondo, ma in Italia ancor di più, visto che è un paese dove tutto è costruito con le pietre, il ferro, il gesso, i mattoni,le piastrelle, la ceramica, molto amianto,e dove fortunatamente e normalmente non prende fuoco proprio nulla.
Quindi la prima preoccupazione per la quale di solito si dimostra il massimo dell'Italica efficienza , sta nel voler partire lancia in resta a voler combattere solo quello. Si fa bella figura e si dura poca fatica sopratutto nello svenarsi con il diagramma di mollier a pigliar l'aria da fuori e poi a buttarla dentro..
Prima di tutto "il canale" deve essere quindi in classe zero.
Alla luce delle recenti normative che riguardano l'argomento , in previsione di possibili interventi a sproposito da parte di chicchessia, dopo aver su questo argomento già scritto abbastanza , si coglie l'occasione per aiutarsi nelle ulteriori spiegazioni mediante l'ausilio delle foto, evitando così di dover fare i disegnini.
Dunque la legge bisogna leggerla.
Non recita che qualsiasi cosa sia attaccata ad un ventilatore debba essere realizzata in classe zero non impone che qualsiasi cosa sia tonda e che stia appesa in aria debba essere realizzata in classe zero e non impone nemmeno che qualsiasi cosa che sia tonda messa in aria e collegata ad un ventilatore debba essere realizzata in classe zero.
Non dice nemmeno che qualsiasi cosa assomigli ad una condotta debba essere realizzata in classe zero, o che qualsiasi cosa entro cui passi l'aria dentro e che sia lunga debba essere realizzata in classe zero.
La legge "recita" che le Condotte di distribuzione dell'aria di mandata e di ripresa debbano essere realizzate in classe zero.
Allora chiariamo che cosa è una condotta e che cosa non lo è.
Vi facciamo vedere un impianto che abbiamo realizzato in Blowtex e che serve per rimuovere i fumi emessi durante il taglio dei tessuti a caldo. Qua ci girano 80 Volumi ora, senza che nessuno si accorga che ci girano.
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Dunque la condotta in classe zero parte dal tetto dove prende l'aria....... | Attraversa tutti muri ed i compartimenti antincendio con le varie serrande tagliafuoco quando sono necessarie per separare i vari compartimenti............ | ......entra nel locale da trattare o compartimento antincendio..... |
... dentro il locale, a questa vengono collegati i diffusori in fibra tessile.... | ...che non sono "condotte" o "canali" ma diffusori d'aria... | ..e che non servono a combattere contro il fuoco... |
...ma in questo caso servono a combattere contro l'asma occupazionale perché il fumo di tessuto bruciato nei polmoni si dice che non faccia proprio bene... | ... poi anche contro le ventate e le patologie da raffreddamento perché a prender freddo e le ventate ci si ammala ,ed anche questa non è una grande novità .... | .... poi anche contro la condensa,le infezioni alimentari, le infezioni ospedaliere,le epidemie, temi più pertinenti,attinenti ed interessanti del fuoco, per chi si occupa di sistemi di diffusione dell'aria; se prendono fuoco li spengiamo con una cosa che hanno inventato apposta e che si chiama estintore.............. |
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Poi l'aria dopo aver fatto nel locale , quello che dovrebbe fare se normalmente ci si pensasse un minimo prima di buttarcela,preoccupandosi anche di questo, invece che solo ed unicamente del fuoco, esce dal locale in questo caso assieme al fumo passando attraverso il "canale" o "condotta" di ripresa, per legge in classe 0..... |
Dunque si evince chiaramente che i due prodotti sono diversi, non assolvono le stesse funzioni perché non avrebbe nessun senso utilizzare due manufatti diversi collegati insieme sul medesimo impianto per assolvere la stessa medesima identica funzione.
Quindi essendo due cose diverse di cui una delle due è facilmente identificabile come "condotta", dovrebbe far dedurre chiaramente che l'altra non è quella che è definita " condotta" e che per diretta conseguenza è un'altra cosa che si chiama in altro modo e che serve ad altre faccende e per altri scopi.
Per spiegarlo meglio, Io e mia sorella siamo fratelli gemelli maschio e femmina. Ci assomigliamo , siamo persone, abbiamo le braccia gli occhi le gambe le orecchie,ma non siamo la stessa cosa e non siamo nemmeno assoggettati alle stesse leggi.
Per esempio a me la maternità non me la danno, nemmeno se racconto in ginocchio e a mani giunte che devo partorire, e voglio far passare a tutti i costi che siamo esattamente uguali.
Quindi il non facile concetto da capire è che la legge non si esprime in merito all'uso dei nostri prodotti e non li menziona.
Inoltre ricordiamo che i nostri prodotti vengono venduti unicamente come diffusori, non ne viene dato il prezzo per metri e per chili come avviene con le condotte o canali, ma solo attraverso un software pubblico di scelta che ne dà i costi solo dopo averne evidenziato le prestazioni in termini di caratteristiche fluidodinamiche e dopo averci immesso i dati necessari per la selezione delle caratteristiche adatte al locale in questione.
(Fa anche la mappina dei flussi colorata,naturalmente se andate a metterci i dati dentro).
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Non si può infatti parlare di lancio, di velocità terminale,di temperatura di miscela ,di effetto coanda di indice di turbolenza,di numero di Reynold e di Archimede,di flusso laminare o turbolento, di comfort termoigrometrico di ISO 7730 quando si ha a che fare con le condotte o con i canali , ma solo quando si ha a che fare con i "diffusori d'aria".
Con questo si spera di aver definitivamente chiarito la materia, e si spera con questo di potere trarre l'interesse dei Clienti anche verso argomenti diversi dal fuoco, contro il quale peraltro si ricorda che esistono già gli estintori e gli impianti antincendio.
Nel mondo oltre al fuoco, vi informiamo che ci sono anche altri problemi,come la Sars che se ci mette una mano sulla spalla e viene con noi a far quattro salti in discoteca,al cinema,all'asilo,al bar ed al ristorante o a scuola, poi si ride tutti insieme allegramente.
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Se l'argomento interessasse, oltre al fuoco a noi in Blowtex piacerebbe poter trovare in giro qualcuno interessato anche al sapere del come si fa a buttar fuori anche un pochino di questa roba qua.
Insomma l'aria alle persone la ci va prima portata , poi distribuita,poi diffusa in maniera propria. Anche con mezzi economici. Poi va estratta che sennò poi vi si gonfia la stanza.
Quelle cose che volano per l'aria e che fanno male, non ve le posso buttar fuori tutte io. Bisogna che ci mettiate un pochino anche del vostro.
Negli ambienti particolari quali nursery, ospedali, alberghi,aerei, navi, e nei locali a rischio di incendio nei quali in caso di fiamma non si può fuggire Blowtex mette a disposizione i propri materiali in classe uno e zero; previa prenotazione ,segnalazione, e attesa.
I vari materiali tra i quali standard, classe 1, classe 0 sono selezionabili utilizzando gli appositi software di scelta e devono essere specificati prima dell'ordine , mentre si scelgono nel software usando i vari menu di selezione.
E' una opzione a scelta del Cliente in virtù delle sue proprie necessità insindacabili, ma non siamo tenuti noi per obbligo a conoscere le insindacabili necessità di tutti o a fornire sempre e comunque a chiunque ed a priori e per qualsivoglia applicazione diffusori in fibra tessile realizzati con materiali incombustibili o flame retardant.
Nemmeno è tenuto nessun altro a volerli pretendere come tali una volta effettuata la consegna, in virtù di un presunto obbligo da parte nostra che non esiste,se prima non espressamente richiesto in fase d'ordine.
Ci sono degli impianti di diffusione dell'aria destinati al settore industriale alimentare,di dimensioni tali e di capacità tale,che non possono essere realizzati con materiali ignifughi se non penalizzando le proprietà e le capacità di manutenzione e lavaggio. Voler combattere contro il fuoco, non vuol dire dimenticarsi che esistono le infezioni alimentari sparse su larga scala a livello planetario, le condense, le persone esposte sotto a lavorare a cinque gradi centigradi , e tutta una altra vasta e larghissima serie di gatte da pelare.
E' chiaro ed evidente che quando si richiede una certificazione ai fini del DM. 26.6.84 a quanto sembra abolito adesso al punto 4 dalla attuale normativa in questione, non prevedendo la legge la certificazione dei diffusori ma solo la certificazione delle condotte,(la legge non è che prevede sempre quel che vi pare a voi) o non la si può ottenere o la si può ottenere solo a condizione di affrontare l'iter burocratico come se questi manufatti fossero condotte senza però di fatto esserlo.
Quindi tutti coloro i quali richiederanno delle certificazioni di prova, riceveranno certificazioni di prova emessi per condotte anche se di fatto i diffusori in fibra tessile non lo sono ,non servono per gli stessi scopi, e non si possono assolutamente usare come canali e/o condotte.
Naturalmente se si insiste a volerli usare come canali e/o condotte, malgrado non siano ne canali ne condotte, si sappia che poi installati come tali non potranno funzionare.
Per favore evitate di riportateceli indietro.
Grazie.
Andrea Raddi
M.A. Blowtex srl